Tendenza nel campo delle informazioni tramite etichette per abbigliamento

La normativa prevede che ogni capo di abbigliamento sia accompagnato da etichette che contengano il nome del produttore e i materiali con cui esso è realizzato – detta anche “composizione fibrosa” – in ordine decrescente di percentuale rispetto all’importanza di impiego.

 

Ogni articolo deve anche presentare indicazioni circa la taglia, oltre alle informazioni per la sua cura, pulizia e manutenzione, come ad esempio la temperatura e i metodi di lavaggio, ma anche la temperatura per la stiratura: in tutto 8 categorie di simboli internazionali di riferimento.

 

Queste informazioni non sono sempre collocate sullo stesso supporto, ma la tendenza procede verso un unico documento – applicato per mezzo del normale processo di etichettatura con le pistole sparafili – che contenga tutte le informazioni riunite insieme.

Fili ad incastro per le etichette per abbigliamento

I fili ad incastro, detti anche di sicurezza, vengono utilizzati per tutti quei casi in cui non è opportuno avvalersi di una pistola sparafili, perché l’articolo da etichettare – che si parli del campo abbigliamento, o di campi diversi, come ad esempio i casalinghi, o l’elettronica – non deve o non può essere forato.

 

Sugli articoli prodotti esclusivamente in cuoio, come ad esempio calzature o borse, non è certo indicato praticare un foro, dato che una volta rimosse le etichette l’apertura si manterrebbe tale.
A seconda della fascia prezzo in cui si collocano, vi sono peraltro anche alcuni capi di vestiario per i quali l’applicazione tradizionale per mezzo di pinza ed ago non è considerata praticabile, come ad esempio le cravatte o le camicette di seta di gran lusso.