Fino a qualche tempo fa le etichette per abbigliamento si assomigliavano abbastanza tra loro per formato, materiali e contenuti.
Ciò che maggiormente le differenziava erano i loghi e i colori della griffe, gli elementi di distinzione aziendale.
Con l’avvento delle tecnologie avanzate, con l’arrivo della stampa digitale e con la possibilità infinita di trasportare grafica e fotografie su qualsiasi supporto, la creatività ha oggi modo di esprimersi – ma anche di sfogarsi – al meglio; le innovative procedure permettono di raggiungere elevati standard qualitativi anche facendo impiego di piccoli formati e con materiali sui quali è difficile stampare – come il pellame o i materiali plastici – conferendo a tutto il settore una grande versatilità produttiva.
I metodi di stampa sulle etichette per abbigliamento hanno subito rilevanti innovazioni rispetto alla stampa litografica che ben si prestava per i supporti in cartoncino o cartone, mentre quella serigrafica era più idonea per gli altri materiali.
Oggi possiamo sperimentare metodi e procedure di stampa su tutti i materiali.
La stampa rigonfiante, ad esempio, che era un tipo di stampa su tessuto, oggi è realizzabile su qualsiasi supporto, anche cartaceo.
I sistemi di plastificazione si sono moltiplicati e permettono molte varianti di accostamento di materiali, gli inchiostri a solvente permettono una perfetta definizione di un testo chiaro su fondi neri, anche su piccolissime dimensioni, per non parlare del sistema serigrafico Braille per non vedenti, che oggi è possibile applicare a qualsiasi supporto.