La costruzione dell’immagine aziendale ha assunto negli ultimi decenni un’importanza sempre maggiore.
Nel settore della moda, in particolare, dove il marchio ha sempre fatto la differenza e il valore del capo di abbigliamento è strettamente collegato all’immagine del brand, ogni dettaglio è determinante per qualificare il logo e le sue caratteristiche.
Uno dei momenti più importanti in questa catena di comunicazione è quello dell’etichettatura.
Infatti le etichette costituiscono il biglietto da visita dell’abito, lo identificano, lo qualificano, e costituiscono le uniche possibilità di comunicazione che un indumento possiede quando lascia il luogo di fabbricazione e arriva nei vari punti vendita.
Pertanto nel tempo sono diventate veicolo fondamentale di immagine e promozione aziendale.
Il valore delle etichette per abbigliamento va molto oltre il loro valore specificamente intrinseco e ormai è diventato da tempo oggetto di collezionismo.
Moltissime persone le collezionano – come conservano i biglietti di ingresso dei più importanti teatri o sale da concerto nei quali hanno assistito a rappresentazioni, o dei più famosi musei del mondo che hanno visitato – e questi piccoli oggetti hanno così assunto un vero e proprio valore di mercato, essendo oggetto di scambio tra appassionati.
Possedere certi particolari cartellini di abiti importanti, o che raffigurano il logo di maison magari prestigiose, meglio ancora se “vintage”, o riguardanti un particolare periodo produttivo è davvero ambito, un po’ come possedere il fregio cartaceo di un vino particolarmente prestigioso, od un francobollo speciale.